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Altri titoli consigliati Magnus Carlsen: grande maestro a 13 anni Agdestein Alexei Shirov: Fuoco e fiamme sulla scacchiera 1997-2005 Shirov Garry Kasparov: la sua eredità scacchistrica VOL II Stohl Presentazione dell'Editore Ora che Garry Kasparov ha annunciato il suo ritiro dall’arena scacchistica in cui ha vinto tutto quello che c’era da vincere, è giunto il momento di gettare un’occhiata retrospettiva al suo enorme contributo alla storia degli scacchi. Igor Stohl è probabilmente la persona più adatta per un compito così arduo. Grande maestro slovacco, Stohl è non solo un giocatore di alto livello e un rispettato teorico, ma gode di una meritata fama per la profondità delle sue analisi, la sua oggettività e lo scrupolo metodologico che lo porta a consultare tutte le fonti disponibili prima di pubblicare una sola riga, anche se dalle sue pagine traspare chiaramente l’ammirazione per il colosso cui è dedicato il libro. Il testo si compone di 74 partite, quasi tutte vinte con un paio di eccezioni, che coprono la carriera di Kasparov fino al 1993, l’anno del suo tanto chiacchierato scisma dalla fide. Molte sono già note agli addetti ai lavori in quanto le sue memorabili sfide contro l’eterno rivale Anatoly Karpov sono ormai entrate a far parte della leggenda. Anche quelle contro i più prestigiosi esponenti di diverse generazioni come Korchnoi, Timman, Andersson, Ljubojevic, Hübner, Yusupov, Ivanchuk, Anand e Short hanno lasciato un segno indelebile nella memoria degli appassionati e sono comparse in varie antologie. Molte altre invece, giocate negli anni giovanili o in esibizione simultanea o a cadenza rapida, sono meno conosciute ma portano il ‘marchio di fabbrica’ di Kasparov. Quando il mago di Baku si sedeva davanti alla scacchiera, infatti, i suoi pezzi sprigionavano un tale livello di dinamismo e di energia da rendere l’andamento delle sue partite assolutamente imprevedibile rispetto a quello che sarebbe stato nelle mani di qualunque altro giocatore. Ognuna delle caratteristiche peculiari dello stile di Kasparov – una formidabile preparazione teorica in grado di ribaltare il frutto di decenni di esperienza in svariate aperture, la disponibilità a prendere rischi in qualunque momento per far valere la sua migliore comprensione della posizione, la precisione nel calcolare seguiti forzanti anche lunghissimi e nel giudicarne correttamente le conseguenze, la perfetta conoscenza anche dei finali più complessi – sarebbe stata di per sé sufficiente a rendere Garry un fuoriclasse. Prese nel loro insieme, contribuiscono a spiegare come ha potuto dominare così nettamente, e tanto a lungo, dei rivali agguerriti e geniali come quelli che si è trovato via via di fronte. Con commenti profondi ma al tempo stesso comprensibili e ricchi di spunti didattici, Stohl dà al lettore l’illusione di entrare nella mente del creatore di simili capolavori. Igor Stohl è un forte grande maestro slovacco con al suo attivo una brillante carriera di professionista. Ultimamente ha ridotto le sue partecipazioni ai tornei individuali per dedicarsi prevalentemente alle competizioni a squadre e all’attività editoriale. Oltre a curare infatti apprezzate rubriche di scacchi sulla stampa del suo paese e non solo, ha recentemente scritto un libro di grande successo sulle 50 migliori partite dell’ultimo decennio.
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