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Altri titoli consigliati Le mie migliori partite: 1908-1923 Alekhine Presentazione dell'Editore VORREI TANTO potermi dedicare in solitudine alla creazione, senza dover adattare i miei piani a quelli del mio avversario, per riuscire a creare qualcosa che durerà nel tempo. Ahimè l’avversario, questo collaboratore involontario e casuale, che della Bellezza ha sempre una nozione diversa dalla nostra e che spesso non è all’altezza della situazione! Che tormento sentirsi condizionato da un altro e non poter dar libero corso alla propria fantasia!”. Questo sfogo di Alekhine descrive bene lo stato d’animo del più creativo giocatore di tutti i tempi. Certo, vengono in mente Tal e Bronstein, ma Alekhine è unico nella sua ossessiva ansia creativa e nella formidabile capacità di lavorare al perfezionamento del suo gioco. Dagli archivi di storici e ricercatori scopriamo che nel suo periodo migliore giocava tra le mille e le duemila partite all’anno, una cifra che concorda con la stima fatta dallo stesso Alekhine di aver giocato almeno 50.000 partite già all’età di 48 anni. Se a ciò aggiungiamo il suo lavoro analitico e la sua preparazione ai tornei e ai match, ne consegue che Alekhine conduceva una vita da monaco trappista, sordo ad ogni lusinga del mondo, confortato solo dalla sua fede. SONO ORMAI PASSATI quasi sessant’anni dalla sua morte, ma Alekhine continua a suscitare nel mondo scacchistico incondizionata ammirazione, come testimonia il numero di libri apparsi su di lui negli ultimi anni. La Prisma Editori è pertanto fiera di offrire agli appassionati scacchisti italiani, nella loro lingua, la collezione delle partite che Alekhine stesso scelse come le sue migliori e che commentò con la passione del genio e l’occhio esperto del ricercatore.
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