Trova le migliori case per i pezzi! Il livello di abilità di ogni giocatore dipende, in larga misura, dalla propria capacità di valutare rapidamente ed efficacemente le “operazioni” di posizionamento dei pezzi.

In questo libro, quello che è stato il miglior allenatore degli ultimi vent’anni, esamina uno degli aspetti più importanti dell’abilità posizionale, vale a dire l’arte di organizzare i pezzi, cioè l’arte della manovra che consente di trovare la migliore posizione per i propri pezzi sulla scacchiera.

Valutare quanto efficaci sono le proprie capacità di manovra aiuta infatti il giocatore in ogni fase del gioco – per questo tra gli esercizi ve ne sono sia di apertura, sia di mediogioco, sia di finale tratti da partite giocate o composti allo scopo, ma anche studi che servono a mettervi davanti alle potenziali doti di creatività che dovreste sviluppare.

Lo studente volenteroso, che lavorerà attentamente su questo libro, migliorerà la propria padronanza posizionale e aumentèrà in modo significativo la sua capacità complessiva di gioco.

Dopo aver vinto il torneo Master di Wijk aan Zee nel 1975, per ragioni personali Dvoretsky scelse di seguire la sua vocazione e diventare allenatore di scacchi. Mentre studiava all’ Università di Mosca si era infatti rapidamente guadagnato una grande reputazione riuscendo a trasformare attraverso il suo metodo di allenamento giocatori da 2200 punti Elo in grandi maestri.

Allo stesso modo sotto la sua guida, grandi maestri affermati diventarono grandi o grandissimi campioni. Garry Kasparov, Viswanathan Anand, Veselin Topalov, Evgeny Bareev, Joël Lautier e Loek van Wely sono alcuni tra i giocatori che hanno beneficiato del suo metodo di “coaching”. Valery Chekhov, Artur Yusupov, Sergei Dolmatov e Maxim Dlugy sono diventati Campionati del Mondo Junior dopo essere stati suoi studenti.

Altrettanto degna di nota è stata la sua lunga collaborazione con il compagno moscovita Artur Yusupov. Yusupov ha più volte dichiarato di attribuire gran parte del suo successo scacchistico ai metodi di allenamento di Dvoretsky, che lo hanno fatto diventare il numero tre al mondo (dietro Kasparov e Karpov) e raggiungere per ben 3 volte la semifinale del torneo dei candidati al Campionato del Mondo.