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Copertina


Il pensiero preventivo ovvero la profilassi negli scacchi
Mark Dvoretsky
Codice: 7636
Spedizione entro 24-48 ore.

Copertina plastificata a colori

448 pagine

Le Due Torri
- 2018
ISBN 9788896076958

Dimensioni (in cm): 17x24



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NOVITÀ - 2018











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Presentazione dell'Editore

Dopo Nimzowitsch, Petrosjan e Karpov, Dvoretsky rielabora lo sviluppo moderno del pensiero preventivo, la profilassi. Comprendere ciò che il vostro avversario sta cercando di realizzare è una delle competenze fondamentali necessarie per portare il vostro livello di gioco al gradino successivo. Viktor Kortchnoi ha scritto: "Beh, se non controllate che cosa sta facendo il vostro avversario, finite di lamentarvi della sfortuna dopo ogni partita".

Questo libro è costituito da quattro capitoli, tutti associati alla capacità di pensare non solo dalla vostra parte, ma anche da quella del vostro avversario, mettendovi al suo posto. In questo libro viene fornito al lettore materiale di lavoro di alta qualità per potersi progressivamente formare a questo scopo. Ogni capitolo inizia con una breve sezione teorica. Poi vengono date dozzine di esercizi, da quello semplice, talvolta anche elementare ma che ha un significato didattico preciso, a quello difficile fino a quello decisamente impegnativo.

Formare la vostra abilità nella ricerca di una mossa e nel calcolo delle varianti vi aiuterà in tutte le fasi del gioco - per questo tra i quasi 500 esercizi ve ne sono per ogni fase della partita, aperture, centropartita e finale.


Alcuni assunti di Dvoretsky:

Per prevenire i piani dell’avversario, bisogna conoscerli; ciò significa imparare a mettersi nei suoi panni e cercare di capire che cosa può essergli vantaggioso.

Pensare in maniera profilattica significa chiedersi costantemente che cosa vuole fare l’avversario e quale sarà la sua prossima mossa; ciò consiste nell’abilità di trovare una risposta a queste domande e a tenerne conto nel processo decisionale.

Sviluppare l’abilità al pensiero profilattico consente al giocatore di fare un enorme passo in avanti, e di accrescere notevolmente il proprio livello di gioco.

Il primo principio per concretizzare un vantaggio è limitare il controgioco dell’avversario: è evidente che non si può fare senza pensiero profilattico.

Gli scacchi sono una lotta tra due giocatori ad armi pari, e le idee del vostro avversario forse non sono peggio delle vostre.

Spesso i giocatori si dimenticano di pensare ai piani dell’avversario. È comprensibile: concentrarsi su se stessi è tipico della natura umana. Migliorando questo aspetto carente, e rendendo il nostro pensiero più armonioso, accresceremo notevolmente il nostro generale livello di gioco.


Dopo aver vinto il torneo Master di Wijk aan Zee nel 1975, per ragioni personali Dvoretsky scelse di seguire la sua vocazione e diventare allenatore di scacchi. Mentre studiava all’ Università di Mosca si era infatti rapidamente guadagnato una grande reputazione riuscendo a trasformare attraverso il suo metodo di allenamento giocatori da 2200 punti Elo in grandi maestri.

Allo stesso modo sotto la sua guida, grandi maestri affermati diventarono grandi o grandissimi campioni. Garry Kasparov, Viswanathan Anand, Veselin Topalov, Evgeny Bareev, Joël Lautier e Loek van Wely sono alcuni tra i giocatori che hanno beneficiato del suo metodo di “coaching”. Valery Chekhov, Artur Yusupov, Sergei Dolmatov e Maxim Dlugy sono diventati Campionati del Mondo Junior dopo essere stati suoi studenti.

Altrettanto degna di nota è stata la sua lunga collaborazione con il compagno moscovita Artur Yusupov. Yusupov ha più volte dichiarato di attribuire gran parte del suo successo scacchistico ai metodi di allenamento di Dvoretsky, che lo hanno fatto diventare il numero tre al mondo (dietro Kasparov e Karpov) e raggiungere per ben 3 volte la semifinale del torneo dei candidati al Campionato del Mondo.

Mark Dvoretsky è prematuramente scomparso nel settembre del 2016 e ci ha lasciato gli ultimi tre volumi, dove sono racchiusi i suoi ultimi lavori, le analisi e gli esercizi che lui sceglieva accuratamente, dopo settimane di comparazioni e studi e verifiche con i suoi allievi. Lezioni Magistrali – le ultime è addirittura un inedito in occidente, pubblicato solo in lingua russa nel 2016 e ora in italiano.




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