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Presentazione dell'Editore Ritenuta da molti il libro rivelazione dell'anno, quest'opera affronta un tema di fondo nel quale le partite di Akiba Rubinstein rappresentano l'humus ideale per affrontare i temi posizionali che interessano l'autore. Nelle parole di Gelfand, eccone i punti fondamentali: "Pietra miliare del mio processo scacchistico è stato Akiba Rubinstein […] Obiettivo del presente libro è ripercorrere il processo che mi ha permesso di prendere le decisioni giuste alla scacchiera nei momenti critici". Sono importantissimi i temi che l'autore affronta, temi quali 'La stretta posizionale', 'Vantaggio di spazio', 'Trasformazione della struttura pedonale', 'Trasformazione del vantaggio'. Gelfand ha una mente posizionale fuori del comune, che gli permette di prendere decisioni pratiche alla scacchiera con apparente facilità, e per il lettore il pericolo poteva essere che risultassero di non immediata comprensione. È qui che la collaborazione di Jacob Aagaard si rivela preziosa, rendendo chiari i passaggi del pensiero di Gelfand ed anche sollecitando riflessioni e facendo venire alla ribalta concetti posizionali che Gelfand poteva trascurare ritenendoli 'ovvi'. Il lettore ha così la sensazione di intrufolarsi nel laboratorio 'segreto' di Gelfand e partecipare in prima persona alle sue riflessioni. È questo il valore inestimabile del libro, basato su un profondo lavoro analitico, ma nel quale le analisi sono riportate in dettaglio solo quando sono essenziali allo scopo didattico del tema in corso. Il libro è ricchissimo di gemme posizionali e di preziosi consigli, che per un giocatore del calibro di Gelfand sono poco meno che ovvi ma che per tutti noi sono rivelatori. Uno ad esempio recita: "Quando sei riuscito a restringere il tuo avversario, relegandolo su solo due o tre traverse, devi cercare di cambiare le Torri e le Donne, mantenendo i pezzi leggeri". In un'epoca dove l'enfasi è sempre su partite analizzate fino alle estreme conseguenze dal computer, il libro è come un soffio d'aria pura, con i suoi commenti e le sue valutazioni pragmatiche del tipo "Il Bianco continuerà a cercare di migliorare la sua posizione […] Sarà sufficiente a vincere? Di nuovo, una considerazione del genere interessa solo certi spettatori che seguono le partite magari con una birra in mano; per il giocatore competitivo ciò non ha alcuna rilevanza durante la partita; egli deve accontentarsi di giocare le mosse migliori e stare a vedere cosa succede". Boris Gelfand è sulla scena internazionale da tantissimi anni e fa parte dell'élite dello scacchismo mondiale. Con questo libro egli mette a disposizione del lettore tutta la sua esperienza, la sua saggezza ed anche le sue non comuni doti umane. Hanno detto… Il libro di Gelfand è una vera rivelazione. GM Lubomir KavalekGelfand è un ottimo commentatore e con onestà intellettuale spiega quali sono quelle continuazioni che ha potuto calcolare e quali decisioni ha dovuto prendere (e come a fatto) facendo affidamento sulla sua comprensione posizionale… È il tipo di libro che io amo… Questo libro è una miniera di saggia istruzione per giocatori di qualsiasi forza (5/5).GM Matthew Sadler, New in ChessUn libro fuori dalla mischia, probabilmente il migliore che ho letto quest'anno.GM David SmerdonCi sono originali e perspicaci osservazioni sparse ovunque in questo libro… Tutti i giocatori che prendono gli scacchi sul serio non dovrebbero esimersi dallo studiare questo bel libro.IM John Donaldson, Chess TodayPiano dell'opera PrefazionePremessa di Jacob Aagaard1. Giocare nello stile di Akiba Rubinstein 2. La stretta posizionale 3. Vantaggio di spazio 4. Trasformazione della struttura pedonale 5. Trasformazione del vantaggio Sono segregato in casa! Intervista con Jacob Aagaard – 2012 Indice dei nomi Indice delle partite Indice delle aperture Estratto dal libro
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