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Altri titoli consigliati   Alexei Shirov: Fuoco e fiamme sulla scacchiera 1997-2005Shirov Garry Kasparov: la sua eredità scacchistica 1973-1993StohlPresentazione dell'Editore Norvegia, luglio 1999: un bambino di otto anni e sette mesi partecipa ad un affollato torneo di scacchi scolastico realizzando poco più del 50% dei punti. Un risultato assolutamente normale.
Emirati Arabi, aprile 2004: lo stesso ragazzo, ora poco più che tredicenne, realizza la sua terza e definitiva norma di grande maestro, piazzandosi secondo a pari merito in un torneo gremito di gm provenienti da tutto il mondo, e avvicinandosi pericolosamente a quota 2600 della graduatoria fide.
Ecco il ‘caso’ Magnus Carlsen: come si spiega un’ascesa così folgorante che non ha precedenti perfino in un’epoca ricca di talenti precoci come la nostra, e oltretutto in un paese di non grandi tradizioni scacchistiche? Simen Agdestein, fino a ieri il più forte scacchista norvegese, che ha seguito Magnus nella sua corsa verso l’Olimpo, cerca di fornirci una risposta.
Nessun segreto, ma una fortunata combinazione di più ingredienti: una memoria eccezionale; una particolare attitudine al gioco, rivelatosi uno strumento ideale per mettere a frutto le sue spiccate capacità sia agonistiche sia logico-matematiche; un padre a sua volta appassionato giocatore e buon dilettante, che pur senza forzarlo ha fatto sì che Magnus fosse esposto agli scacchi fin dalla più tenera età; un’organizzazione scacchistica come quella norvegese, pronta a riconoscere subito le eccezionali potenzialità del bimbo e ad affidarlo fin dall’inizio ai migliori allenatori disponibili; una dedizione pressoché totale da parte della famiglia, che a costo di grossi sacrifici personali lo ha seguito ovunque nel mondo.
Agdestein presenta le partite più significative della breve carriera di Carlsen, comprese le sue rare sconfitte, con commenti precisi ma non eccessivamente dettagliati, per consentire a tutti di apprezzare l’aspetto umano prima ancora di quello tecnico degli eventi sportivi che hanno segnato i trionfi del ragazzo prodigio. La parte più propriamente scacchistica è accompagnata da un avvincente racconto della vita quotidiana di Magnus, con divertenti aneddoti sulle tante nazioni, fra cui l’Italia, dove ha partecipato a tornei. Con ogni probabilità, questo non sarà l’ultimo libro dedicato a Magnus Carlsen, ma difficilmente ne potremo leggere ancora uno così fresco, spontaneo e ‘vicino’ al suo protagonista.Simen Aagdestein è stato il numero uno norvegese per tutti gli anni ’80 e ’90, arrivando giovanissimo al titolo di gm. Spiccano nel suo palmares diverse vittorie su ex campioni del mondo o candidati al titolo mondiale e il raggiungimento di un elo superiore a 2600 punti, in un periodo in cui l’inflazione del punteggio internazionale era meno accentuata che ai giorni nostri.
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