Page 13 - Il manuale dei finali
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Premessa
La teoria dei finali non è difficile da ap- prendere!
Tutto ciò che occorre è una solida co- noscenza di un limitato numero di posi- zioni specifiche quasi sempre elementa- ri, e un’altrettanto sicura comprensione dei principi, valutazioni e procedimenti standard di maggiore importanza. Il pro- blema è come fare a scegliere tra le mi- gliaia di finali presenti nei testi sull’ar- gomento. Questo libro ha giustappunto lo scopo di offrirvi le informazioni ne- cessarie a consentirvi di gettare le basi per una vostra personale teoria dei finali.
Nel lontano 1970, ero allora un gio- vane maestro e uno studente all’Univer- sità di Mosca, venni inaspettatamente invitato a tenere delle lezioni sui finali presso la facoltà di scacchi dell’Istituto Superiore di Cultura Fisica. Mi trovai così a riflettere su quali dovessero esse- re esattamente le cognizioni che in ma- teria il giocatore pratico deve possedere e in quell’occasione ebbi modo di defi- nire i procedimenti razionali (di studio) della teoria dei finali, alquanto evidenti sul piano logico. Successivamente pre- parai il materiale relativo alle più impor- tanti tipologie di finali: di pedoni, di Torre e pedoni e con Alfieri di colore
contrario, approntando anche un ciclo di lezioni dedicate ai principi generali del trattamento dei finali. Le idee principali di quelle lezioni costituirono poi, con il mio benestare, la base del popolare vo- lume di Mikhail Shereshevsky Strategi- ja endshpilja (Strategia nel finale), che raccomando all’attenzione dei lettori.
In seguito tali materiali, rielaborati e integrati, vennero utilizzati in numerosi corsi di formazione e si dimostrarono sufficientemente universali e quindi adatti a scacchisti di vario livello, dai semplici appassionati ai più forti grandi maestri.
Il mio lavoro con questi ultimi, com- presi alcuni tra i primi dieci scacchisti al mondo, fece nascere in me il fondato so- spetto che quasi nessuno di loro avesse mai studiato in maniera sistematica la teoria dei finali. Non conoscevano infat- ti, o non ricordavano, molte importanti posizioni e idee dei finali, di rapida assi- milazione anche da parte di giocatori di livello relativamente modesto, e di con- seguenza commettevano gravissimi er- rori anche in situazioni elementari – ne troverete numerose dimostrazioni nel corso del libro. Alcuni grandi maestri che si sono rivolti a me, dopo alcune le-
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