Page 48 - Il manuale dei finali
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Idee generali valide per tutti i tipi di finali
1.†a1?†a82.†e1®e3epoi3... †≈a7 non lascia speranze.
1. †a6!! e5 2. †a1 †a8 3. †e1 ®f3 4. ®d5!
Ecco a cosa serviva l’intermedia 1. †a6, il Re riesce ad eliminare il pedone e5 in tempo (se 4... e4 allora 5. †≈e2).
4... †≈a7 5. ®≈e5
Il Re bianco tiene d’occhio entrambi i lati. La Torre nera può attaccare uno qualsiasi dei pedoni avversari, ma in tal caso il Re sosterrebbe l’altro pedone.
5...†b76.g4!®≈g47.®e4(è possibile anche 7. †≈e2 †e7+ 8. ®d6 †≈e2 9. b5¥) 7... †e7+ 8. ®d5 (Æ_Æ)
A questo proposito, la più caratteristica manovra di inseguimento di due obiettivi è l’idea di Reti dove il Re raggiunge il pedone passato pur trovandosi fuori dal relativo quadrato. I tempi mancanti ven- gono recuperati attraverso la contromi- naccia di sostenere il proprio pedone passato o di attaccare i pezzi avversari.
M. Zinar
1982
>________! 833 (ZYZYZYZY) b (YZYZYAYR) (ZSFYZYZY) (YZXZYZYZ) (ZYFYZYZY) (YZYZYZYZ) (FYZYZYZY) a (YZYZYZYZ) <--------ò
La banale 1. ®f6? ®≈c6 2. ®g5 ®b6 3. ®h6 ®a5 4. ®≈h7 ®b4 5. ®g6 ®≈c4 6. ®f5 perde. La continuazione più semplice è 6... ®c3 7. ®e4 c4 8. a4 ®b4Ω¤, ma è forte anche 6... ®d5 7.
®f4(7.a4c48.a5c39.a6®c6)7... ®d4! (spallata) 8. ®f3 (in caso di 8. a4 c4 9. a5 c3 il pedone nero promuove con scacco) 8... ®d3! 9. ®f2 (9. a4 c4 10. a5c311.a6c212.a7c1∂13.a8∂ ∂h1+) 9... c4 10. ®e1 ®c2! 11. a4 c3 12. a5 ®b2 13. a6 c2 14. a7 c1∂+.
1. ®g7!! h5 2. ®f6! h4 3. ®e5!
La manovra di Reti! Se 3... h3, allo- ra4.®d6h25.c7¥.
3... ®≈c6 4. ®f4 ®b6 5. ®g4 ®a5 6. ®≈h4
Il Bianco non ha guadagnato né per- so tempi rispetto alla variante con 1. ®f6?. Tuttavia, provocandone l’avanza- ta, ha potuto eliminare il pedone ‘h’ non sulla 7a ma sulla 4a traversa. Da h4 il Re potrà facilmente tornare in difesa.
6... ®b4 7. ®g3! ®≈c4 8. ®f2!
Non 8. ®f3(f4)? a causa della spalla- ta 8... ®d3, a noi familiare dalla va- riante con 1. ®f6?.
8... ®c3!? 9. ®e2!
L’unica! Prematura era 9. a4? ®b4, mentre in caso di 9. ®e3(e1)? c4 il pe- done ‘c’ promuove con scacco.
9... c4 10. a4¥
È chiaro che una corretta strategia del finale presuppone non solo di attivare il proprio Re, ma anche di impedire o co- munque di limitare la mobilità del Re av- versario. Nell’ultimo esempio abbiamo già visto in azione una delle tecniche ti- piche e cioè la spallata. Ecco ora un al- tro caso istruttivo.
Velea-Vidoniak
Romania 1992
(834) 1... ®g4? porta solo alla patta per- ché dopo 2. ®b4! ®h3 3. ®≈a4 ®≈h2 4.®b3!h45.a4h36.a5®g37.a6il pedone c6 blocca la grande diagonale.
396 Mark Dvoretsky, IL MANUALE DEI FINALI