Page 18 - Enciclopedia essenziale degli schemi di matto
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16 INTRODUZIONE
calcistica (tutte le colonne delle prime 4 traverse o delle ultime 4). Anche nel caso di quarti di scacchiera, non ho mai selezionato quadrati di 16 caselle scelte a caso, ma sempre e solo il 50% di una metà campo o di un’ala, per cui ne esistono soltanto quattro, delimitati dalle seguenti caselle: a1-d1-d4-a4, a5-a8-d8-d5, e8-h8-h5-e5, e infine e1-h1-h4-e4. C’è sempre un angolo e ci sono sempre due segmenti di confine – senza alcuna eccezione. Perciò il limite del quadrato (o il bordo della scacchiera) permette al lettore di identi- ficare facilmente il settore di cui stiamo parlando, la zona della scacchiera su cui si concentra la nostra attenzione.
2) Per quanto riguarda il materiale didattico, temo che l’uso comune di identificare con il Bianco il giocatore in vantaggio possa inconsciamente far nascere delle pessime abitudini nella mente dello scacchista da torneo. Infatti, a forza di vedere tanti esempi ripetuti con un’unica conclusione (il Bianco vince), è inevitabile convincersi di una verità di fede: il Bianco sta sempre meglio del Nero, ed è sempre lui a dare matto. Può anche darsi che questa convenzione, ormai data per scontata in quasi tutta la letteratura scac- chistica da oltre un secolo, sia del tutto innocua, ma a mio modo di vedere si tratta di un problema serio, che può influenzare negativamente gli allievi e condizionarli con sensazioni e timori infondati, quando hanno il Nero in par- tita viva. Perciò in questo libro le zone della scacchiera protagoniste dello scaccomatto si alternano, distribuendo equamente il ruolo del vincitore fra i due colori: certe volte sarà il Bianco a dare matto, altre volte il Nero.
Funzionalità del metodo
Questo modo di presentare i modelli e gli schemi di matto è molto opportu- no, sia per guadagnare spazio (un vantaggio non di poco conto in un libro poderoso come questo), sia per escludere dall’orizzonte tutti gli elementi non essenziali, i quali potrebbero ostacolare una piena comprensione dei singoli temi di matto e renderne più difficile la memorizzazione, la cui utilità per gli studenti è indiscutibile.
Posizioni istruttive
Nelle parti 2, 3 e 4 sono inclusi tre set di posizioni da risolvere, per un totale di oltre 300 esercizi. Ogni gruppo è strutturato secondo tre livelli di difficoltà, e all’interno di ciascuna sezione le posizioni sono in ordine crescente di comples- sità. Naturalmente, si tratta di valutazioni in parte soggettive, perché ciascun gio- catore incontrerà più (o meno) problemi in certe posizioni piuttosto che in altre, in base alla sua personalità, alle sue passate esperienze e alle sue attitudini.