Page 14 - Enciclopedia essenziale degli schemi di matto
P. 14

12 PREFAZIONE
scacchistica, e questa volta l’esame sentenziò che egli ‘aveva sufficiente talento’. È un episodio riferito con ironia da Khalifman e che a me sembra porre nella giusta prospettiva il concetto di ‘talento’. Cos’è questa meravi- gliosa dote che un bambino di otto anni può acquisire in tre mesi? Per farla breve, quando vi viene detto che avete talento, forse è il caso di non prende- re l’apprezzamento per oro colato!
Questo ci porta a riflettere su un altro concetto particolarmente amato da molti maestri di scacchi, l’intuizione. Il giocatore di spicco che ‘incompren- sibilmente’ gioca proprio la mossa giusta in posizione difficile, spesso la spiega con il fatto che l’ha giocata ‘intuitivamente’. Molto acclamata, l’in- tuizione passa per un concetto quasi mistico anche in un’attività razionale e teorizzata come gli scacchi. “Una chiara, immediata percezione di un’idea o di una verità come fosse davanti ai tuoi occhi, e senza alcun bisogno dell’in- tervento della ragione”, o più familiarmente “L’abilità di comprendere a prima vista le cose o rendersi conto che esistono quando non sono ancora evi- denti a tutti”.
Chiaramente è meraviglioso saper comprendere le cose a prima vista! Che potere hanno la ragione e lo studio in confronto ad una dote simile? Quando Kasparov (o Karpov, Anand, Carlsen) afferma di aver giocato questa o que- sta altra mossa ‘per semplice intuizione’, dobbiamo ritenere che la cono- scenza che egli ha degli scacchi scaturisca dal nulla, nasca spontaneamente? O non dovremmo piuttosto pensare alle decine di migliaia di ore che ha dedi- cato a studiare ed a giocare a scacchi? Sta di fatto che nemmeno gli scacchi- sti che posseggono questa magnifica intuizione al massimo grado vengono risparmiati; anch’essi commettono gravi errori, ma in questo caso non dico- no mai di commetterli intuitivamente!
Dobbiamo quindi concludere che l’intuizione è solo un predellino di lan- cio per giocare grandi mosse, non ci protegge dalle sviste. Spiegare una mossa su una base così eterea come l’intuizione è come far dipendere i rac- colti o i movimenti delle maree dalla ruota della fortuna. Tentare di portare alla luce i ‘misteri’ degli scacchi è un’impresa difficile, ma se per un momen- to ci lasciamo alla spalle il misticismo, saremo nell’atteggiamento giusto per comprendere che cose come, ad esempio, i meccanismi di matto e le combi- nazioni tipiche possono essere ricondotte ai loro elementi costitutivi e spie- gate al comune giocatore con un certo grado di coerenza.
È l’immaginazione quella che possiamo augurarci di possedere, non è il caso di fare affidamento su concetti così evanescenti come intuizione e talen- to. Ed infine l’intelligenza, il cui esercizio continua ad essere pienamente affidabile e altamente apprezzato. Quando viene sviluppata e potenziata dal- l’abitudine allo studio e dall’analisi indipendente, come pure dal gioco prati-


































































































   12   13   14   15   16