Page 6 - Il manuale della strategia scacchistica
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Capitolo 19
Armonia e coordinazione
19.1 Introduzione
Nel decadente mondo occidentale si è manifestata negli ultimi tempi una propensione verso la cultura orientale.
Le cose cambiano così in fretta che non c’è tempo per riflettere; di conseguenza, sempre più persone seguono corsi di discipline di medi- tazione come lo yoga.
C’è anche la tendenza a praticare sport di combattimento. Per quanto mi riguarda, non ho mai avuto in- clinazione verso questo genere di cose, ma c’è un’arte marziale orien- tale di cui apprezzo la filosofia: il Tai Qi. Mi dicono che nel Tai Qi si insegnano peculiari tecniche difen- sive basate sull’elusione.
Il Tai Qi è tutto basato sull’equili- brio interiore. Il maestro di Tai Qi non è necessariamente forte, ma sa sempre mantenere il proprio equili- brio e riesce a far sì che la forza di- spiegata dall’avversario si ritorca contro di lui.
Essendo in completa armonia con se stesso, sa muoversi in accordo con i movimenti dell’avversario che finirà per colpire l’aria.
La seguente affermazione di un maestro di Tai Qi è significativa a
tal riguardo: “Io uso solo 10 libbre per ricevere 1000 libbre.”
Evitando i colpi al momento op- portuno, fa sì che le 1000 libbre fal- liscono il bersaglio, e l’avversario si scoordina molto più di lui.
Questo principio si applica sicu- ramente anche agli scacchi.
Se abbiamo cura che ci sia armo- nia nel nostro schieramento, non può succederci nulla di male.
Ovviamente un giocatore deve stare attento per capire quali colpi l’avversario vuole sferrare “al cor- po”. Muovendosi in accordo con lui e facendolo combattere contro se stesso, servono solo “10 libbre per riceverne 1000”.
La partita che segue è del mae- stro olandese Johan van Mil di Ein- dhoven, purtroppo scomparso nel 2008 all’età di 49 anni.
Insieme abbiamo girato l’ Europa per tanti anni, in cerca di avventu- ra e di fama sempiterna.
Fin da giovane, Van Mil soffriva di problemi renali.
Quando finalmente venne tra- piantato, era preoccupato di poter un giorno ricevere un colpo impre- visto al nuovo rene.
Questa paura gli fece intrapren- dere la pratica del Tai Qi, con la quale, così diceva, riuscì anche a conseguire un miglior equilibrio in- teriore.
Nella partita che segue, giocata magnificamente, applica alla perfe- zione l’arte dell’elusione:
Cap.19 Armonia e coordinazione
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